Manifesto per la tutela del risparmio e del lavoro
Verso una riforma socialmente utile del sistema bancario
Le banche non sono case da gioco! Devono tornare a essere la cassaforte del risparmio degli italiani, il terreno fertile su cui far crescere le risorse del Paese. Le banche non comprano e non vendono denaro, ma fiducia. La fiducia dei risparmiatori, delle famiglie, delle imprese. Una fiducia che è stata in troppi casi tradita.
Questo manifesto, con i suoi 6 obiettivi, vuole contribuire a riportare le banche al servizio dello sviluppo economico sostenibile, del risparmio, degli investimenti, del lavoro, della professionalità. Perché vogliamo continuare a credere che sia possibile produrre utili senza rinunciare a essere coerenti con quanto affermano gli articoli 41 e 47 della Costituzione in materia di responsabilità sociale, tutela del risparmio e sviluppo del credito.
Per restituire le banche ai cittadini
Vantaggi fiscali per gli investimenti stabili nel capitale delle banche.
Esenzione fiscale e contributiva per i redditi da lavoro destinati all’acquisizione stabile di capitale da parte dei dipendenti della banca.
Vincolo per tutte le banche alla costituzione di un voting trust dei piccoli azionisti che abbia lo scopo di esercitare il voto nelle assemblee in base a obiettivi di carattere sociale (tutela del territorio, dell’occupazione, del risparmio e dei piccoli azionisti, politiche creditizie per la piccola e media impresa, politiche salariali responsabili).
Rappresentanza minima obbligatoria dei dipendenti negli organi sociali elettivi di controllo e presenza di almeno un componente indicato da Banca d’Italia di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze negli organi sociali elettivi di amministrazione di ogni banca.
Per liberare i lavoratori dalle pressioni commerciali e fare educazione finanziaria
Presenza di un componente a tutela dei risparmiatori e di un componente espressione dei lavoratori nelle funzioni aziendali di controllo - in particolare nelle funzioni di compliance - delle banche.
Istituzione obbligatoria di commissioni bilaterali tra banche e rappresentanti dei lavoratori per la verifica delle politiche commerciali e dei sistemi premianti, con compito di relazione annuale all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Obbligo per le banche di approntare specifiche offerte formative per migliorare le competenze finanziarie dei clienti.
Per salvaguardare i risparmiatori
Definizione per ciascun cittadino di un unico questionario Mifid valido in qualunque banca e gestito da un’unica centrale Mifid nazionale.
Attribuzione alla Consob della responsabilità di verificare l’effettiva rischiosità dei prodotti finanziari venduti dalle banche e di vigilare sulle anomalie dei profili Mifid.
Divieto per le banche di utilizzare finestre temporali ristrette per la vendita di prodotti finanziari.
Per dare valore agli NPL e combattere speculazioni e abusi
Defiscalizzazione degli utili di società costituite da vari soggetti sociali ed economici (banche, fondazioni, imprese e loro associazioni, fondi per lo sviluppo, dipendenti) per l’acquisto degli NPL al loro valore effettivo, allo scopo di gestire in modo paziente il recupero dei crediti e di evitare dissesti nelle banche, aiutando famiglie e imprese in difficoltà e smascherando le truffe e gli abusi.
Assegnazione di quote di partecipazione nelle banche cedenti ai soggetti sociali ed economici aderenti alle società di gestione degli NPL.
Applicazione del contratto bancario al personale delle società di recupero degli NPL.
Per retribuire in modo responsabile i top manager
Determinazione e immediata applicazione di un tetto massimo ai compensi dei top manager delle banche e abolizione dei bonus in entrata e in uscita.
Adeguamento dei compensi dei top manager delle aziende bancarie, sia per i contratti in corso che per quelli futuri, alle indicazioni delle direttive europee in merito al rapporto tra quota fissa e quota variabile con obbligo di vincolare almeno un terzo dei compensi complessivi al raggiungimento di obiettivi di interesse sociale e di legare la parte variabile a obiettivi di medio-lungo termine.
Innalzamento dei requisiti di capitale per le banche che non rispettino i tetti retributivi dei top manager e sospensione dell’autorizzazione all’emissione di prodotti finanziari in caso di mancata attribuzione di obiettivi di carattere sociale.
Costituzione in ogni banca di una commissione paritetica tra azienda, rappresentanze dei dipendenti e Banca d’Italia per la verifica delle politiche di remunerazione dei top manager, con il compito di relazionare l’Assemblea dei Soci esprimendo un parere motivato sulla congruità dei compensi.
Obbligo di sottoporre all’Assemblea dei Soci la ratifica dei contenuti economici dei contratti dei top manager.
Per punire i responsabili dei disastri bancari
Accorpamento in un’unica nuova legge per tutti i reati economici che provocano allarme sociale e minano la fiducia nel sistema finanziario.
Istituzione del reato di disastro bancario con specifiche aggravanti per i danni che i top manager responsabili dei dissesti delle banche procurano all’occupazione e al risparmio privato.
Creazione di una Procura dedicata ai reati finanziari.
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